Riguarda circa 3500 persone, fra medici di base, delle guardie mediche, dell'emergenza e della medicina dei servizi, l'accordo integrativo regionale dei medici di medicina generale, approvato dalla Giunta su proposta dell'assessore alla Salute, Doris Lo Moro. L'approvazione dell'accordo – si legge in una nota dell'assessorato diffusa dall'ufficio stampa della Giunta – segna una svolta, in Calabria, nel tipo di assistenza
erogata ai cittadini ed è il punto di snodo di una politica mirata a dare risposte esaustive ai tradizionali e ai nuovi bisogni di salute. I profondi mutamenti dei profili demografici ed epidemiologici della popolazione intervenuti negli anni e caratterizzati dalla bassa natalità, dall'aumento della vita media e dall'incremento delle malattie croniche e degenerative impongono la necessità di adottare modelli assistenziali che garantiscano il superamento del modello a centralità ospedaliera e, contestualmente, il potenziamento del sistema di servizi sul territorio.
L'accordo mira a una serie di obiettivi: riorganizza le cure primarie attraverso l'adozione di iniziative che consentono di orientare il cittadino lungo un percorso diagnostico-terapeutico programmato; elimina la domanda impropria, contribuendo a ridurre le liste d'attesa ed il ricorso inappropriato al pronto soccorso ed al ricovero ospedaliero; attua i programmi regionali di educazione e prevenzione sanitaria; introduce nuovi modelli associativi; incrementa l'informatizzazione degli studi dei medici di medicina generale, garantendo, nell'arco di un biennio, il collegamento con i centri di prenotazione unici aziendali.
In particolare l'accordo siglato, mira a realizzare il piano regionale della prevenzione. Il medico di medicina generale rappresenta uno dei nodi fondamentali della rete territoriale che dovrà attuare, in sinergia con gli operatori sanitari attivi nei distretti, la prevenzione del rischio cardiovascolare, del carcinoma del colon retto, delle complicanze del diabete, degli screening dei tumori femminili e aumentare l'adesione della popolazione alle vaccinazioni con particolare riferimento agli anziani e ai soggetti a rischio".
L'accordo prevede la creazione di un sistema efficiente di continuità assistenziale garantendo, grazie alla previsione della costituzione delle Unità territoriali di assistenza primaria, l'assistenza al cittadino 24 ore su 24 , sviluppando l'integrazione con gli altri operatori del servizio sanitario regionale (specialisti ambulatoriali, medici dei distretti, pediatri di libera scelta). Interagendo con il nuovo modello organizzativo di assistenza domiciliare integrata, approvato dalla Giunta regionale i 31 luglio scorso, inoltre, il medico di medicina generale, in collaborazione con l'Unità di valutazione territoriale potrà definire i piani assistenziali personalizzati per il proprio paziente, garantendo anche in equipe le cure palliative, come previsto dal piano varato 2 maggio 2006.
"L'accordo, che riguarda un numero considerevole di professionisti – ha affermato l'assessore Lo Moro – realizza un altro tassello della riforma del servizio sanitario avviata in questo primo anno d'attività. Il ruolo del medico di medicina generale, al di là del riconoscimento economico, che ha il suo valore indiscutibile, viene esaltato e si inquadra nella progettualità dell'assessorato, per esempio per quanto riguarda il contributo all'abbattimento delle liste d'attesa o, ancora, nell'ambito della costruzione di un sistema di assistenza domiciliare integrata, che consideriamo due dei capisaldi della nostra programmazione".