Ad una settimana esatta dal ballottaggio che designerà il nuovo sindaco di Rende, sembrano cristallizzarsi (ma non troppo) le posizioni di quella fetta d’elettorato che non ha dato fiducia ai due candidati al primo turno. Pasquale Verre e Marcello Manna in questo rush finale della campagna elettorale, dovranno quindi convincere i cittadini nell’appuntamento decisivo dell’8 giugno attraverso il consolidamento del consenso ottenuto e il recupero degli elettori che hanno votato per gli altri quattro candidati nel precedente turno. Il bandolo della matassa era rappresentato dalle intenzioni di Massimiliano De Rose e del suo entourage, ebbene non ci sarà nessuna indicazione di voto. Il 13, 7 % di elettori che hanno espresso la loro preferenza in favore dell’Avv. De Rose saranno “svincolati” nel voto di domenica prossima. L’invito del legale più che ai suoi sostenitori è rivolto ai due candidati che si sfideranno al ballottaggio: “Consiglio ad entrambi di andare nelle strade, nelle piazze e nelle contrade a parlare con i cittadini e se hanno argomenti a convincere uno ad uno i nostri elettori , esattamente come abbiamo fatto noi”. Una mossa indigesta per Verre che sperava probabilmente un ritorno del “figliol prodigo” e dei suoi sostenitori nel centrosinistra rendese. Chiara la posizione di Domenico Miceli e dei candidati consiglieri del M5S: “Nessuna alleanza, nessuna indicazione di voto, ma solo un invito ai cittadini di sfidare sul terreno della verifica i programmi dei candidati al ballottaggio affinché non rimangano solo promesse di marinaio.” Andrea Cuzzocrea candidato sindaco di Centro Democratico, forte di oltre mille preferenze, sembrerebbe pronto ad appoggiare Verre. Già nelle ore successive al voto l’ex consigliere comunale, che ha annunciato la sua candidatura in vista delle prossime elezioni regionali, aveva palesato la volontà di schierarsi in vista del ballottaggio. Alla fine la scelta sarebbe quindi ricaduta sul chirurgo rendese. Difficile fare previsioni sulla sfida dell’8 giugno ma sia Verre sia Manna appaiono fortemente determinati a conseguire la vittoria. Il penalista ha ricevuto nei giorni scorsi l’appoggio del Filorosso dell’Unical, una circostanza che presumibilmente spiazza quanti additano Manna quale espressione di un centrodestra “mascherato”. Dopo l’estenuante attesa per le preferenze dei candidati consiglieri, alla spicciolata stanno pervenendo i dati definitivi. In base all’ufficialità delle preferenze finora pervenute, diamo un’occhiata alla possibile configurazione del futuro consiglio comunale. In caso di vittoria di Verre, alla coalizione del sindaco spetterebbero 14 seggi. Cinque andrebbero al Partito Democratico (Alessandro D Rango 326 voti, Enrico Francesco Monaco 306 voti, Francesco Adamo 295 voti, Francesco Prantera 277 voti e Lorella Vivona 241 voti), quattro spetterebbero a Rende Riformista (Franchino De Rango 337 voti, Carlo Scola 310 voti, Luigi Superbo 242 voti, Francesca Cufone 234 voti), due a Insieme per Rende-Sel (Francesco Beltrano 297 voti e Maurizio Dodaro 212 voti), due a Italia dei Valori (Emilio De Bartolo 285 voti e Giancarlo Scarpelli 205 voti) e un seggio a Rende Avanti (Rossana Ferrante 278 preferenze). I gruppi d’opposizione si dividerebbero i restanti dieci seggi, sei spetterebbero alla coalizione di Manna, uno al penalista e cinque distribuiti tra Rende CentroDestra (la lista a sostegno di Manna più votata), Manna Sindaco con Laboratorio Civico, Forza Rende e Rende Bene Comune. Indipendentemente dall’esito del ballottaggio alla coalizione di De Rose andranno due seggi, uno spetterà allo stesso candidato a sindaco e uno a Marina Simonetti, (lista Massimiliano De Rose Sindaco 221 voti) mentre un seggio sarà attribuito a Domenico Miceli, candidato a sindaco del Movimento Cinque Stelle. L’apparentamento di Cuzzocrea potrebbe però cambiare le carte in tavola soprattutto nella futura maggioranza di centrosinistra, non senza malumori ovviamente. Bisogna sottolineare che in caso di vittoria di Verre al candidato sindaco di Centro Democratico sarebbe spettato un seggio dell’opposizione ciò non sarebbe avvenuto invece con l’eventuale affermazione di Manna. Il successo di Manna premierebbe la coalizione dell’avvocato con 14 seggi, cinque andrebbero a Rende Centro Destra, quattro alla lista Marcello Manna Sindaco (Annamaria Artese 248 voti, Gaetano Morrone 207 voti, Marco Greco 147 voti e Rachele Cava 143 voti), due seggi a Forza Rende, due a Rende Bene Comune e uno a Fratelli di Rende. Tra i banchi dell’opposizione sette seggi andrebbero alla coalizione di Verre, uno spetterebbe al chirurgo, due ai candidati consiglieri più votati del Pd, due a “Rende Riformista”, un seggio a testa per Insieme per Rende-Sel e Italia dei Valori. Infine, sempre tra le fila dei consiglieri di minoranza, un seggio a testa per Massimiliano De Rose, Marina Simonetti (Massimiliano De Rose Sindaco) e Domenico Miceli (M5S). Luca Pizzini, candidato sindaco con L’Italia del Meridione, ha ottenuto poco più del 2% dei consensi e non parteciperà alla ripartizione dei seggi, poiché la sua lista non ha raggiunto la soglia di sbarramento.