Un’altra intimidazione. La seconda in sei mesi.
Non è facile raccontarlo per il Presidente dell’Ente Parco d’Aspromonte, Giuseppe Bombino al vertice dell’istituzione da poco più di un anno.
Giusto ieri sera, infatti, mentre Bombino era a Condofuri, contrada San Carlo, ospite di un’iniziativa pubblica, ignoti hanno lasciato due proiettili all’interno della jeep di proprietà dell’Ente Parco con la quale il Presidente si era recato all’evento.
Non è stato necessario forzare le portiere, poiché i finestrini della vettura erano rimasti aperti di qualche centimetro.
È stato lo stesso Bombino ad accorgersi dell’accaduto, non appena rientrato in macchina.
Immediata la segnalazione alle forze dell’ordine che erano presenti nella cittadina ionica dove Bombino era stato invitato per la presentazione di un’associazione che si occuperà di protezione civile.
Ricordiamo che il primo gesto intimidatorio subito dal Presidente dell’Ente Parco d’Aspromonte risale al febbraio di quest’anno, quando Bombino ricevette una lettera minatoria e due proiettili.
Già in quell’occasione era stata sporta denuncia alle autorità giudiziarie.
Bombino, che è anche ricercatore e docente del dipartimento di Agraria dell’Università Mediterranea, dal suo insediamento, ha inteso rilanciare una nuova idea del territorio, fatto di identità, cultura e di appartenenza.
Un messaggio di rinnovamento più alto, quello del Presidente dell’Ente Parco, che mira anche alla tutela dell’ambiente, del patrimonio boschivo e più in generale della sostenibilità delle nostre montagne.
Un’idea forte, veicolata sempre con grande trasparenza dal professore reggino sempre presente sul territorio, proprio per testimoniare l’attenzione del Parco alle realtà locali.
Molte le telefonate di vicinanza ricevute in queste ore da Bombino, mentre l’Ente Parco ha programmato un’assemblea ad inizio settimana