Non è certo, come nulla è stato negli ultimi tempi, del destino dei corridoi di palazzo De Nobili, sede dell’amministrazione comunale di Catanzaro. Si sa, questo ormai è assodato, che il sindaco, Sergio Abramo, sta scegliendo la nuova Giunta, atto dovuto, per rimanere in piedi, visti gli ultimi risultati elettorali regionali. Sì, ma come?
Nei giorni scorsi le ipotesi fatte sono state tante. Ivan Cardamone, attuale presidente del Consiglio comunale scenderebbe dallo scranno rosso per salire sulla poltrona da vicesindaco e su quella di una delle tante deleghe che il sindaco conferirà agli assessori. Chi sarebbe dunque, il prossimo presidente del Consiglio? Abramo è volato addirittura a Roma per cercare un accordo con gli ex alleati e quindi con Piero Aiello, senatore e, quindi, massimo esponente cittadino di Ncd.

Si era fatto il nome di Marco Polimeni, ma mentre su alcuni nomi non ci sarebbe alcun dubbio, spunta l’ipotesi di un accordo “scellerato” con l’opposizione. Possibile? Pur di non andare alle urne si fanno patti col “diavolo” oppure si tratta di restituire “favori” ricevuti? Su questo resta il dubbio, anche se entrambe le ipotesi sono accreditate, però oggi, in segreto, ci sarebbe stato un incontro in Provincia, tra alcuni esponenti del Pd per discutere la possibilità di accettare, proprio in seno ai gruppi di minoranza, la carica di presidente del Consiglio.
I nomi dei papabili sono più d’uno, e dipendono anche dalle alleanze che si sono fatte per le elezioni regionali, ma quello più accreditato è del consigliere Rosario Mancuso, che alle ultime elezioni regionali, avrebbe sostenuto Vincenzo Ciconte, eletto al Consiglio regionale.
ClaVa