di Stefano Perri – Clima di fuoco all’aeroporto dello Stretto. Le dimissioni del Presidente del Cda Sogas sono solo il culmine di una querelle che da due giorni infiamma lo scalo reggino. Le Rsa sono sul piede di guerra. Da martedì sera un piccolo presidio di lavoratori staziona all’ingresso del Tito Minniti. I lavoratori, quelli di Sogas Spa e quelli di Sogas Service, attendono sei mensilità di arretrato. Una situazione inaccettabile che ha convinto una parte di essi a rompere gli indugi ed ingaggiare il muro contro muro con il Consiglio d’Amministrazione.
Quello che non va giù, in particolare, è che i fondi percepiti da Sogas con la ricapitalizzazione da parte della Provincia, circa 1 milione e mezzo di euro, non sono stati utilizzati per pagare le spettanze arretrate. Situazione cha ha mandato su tutte le furie anche l’ex consigliere regionale Aurelio Chizzoniti che ha annunciato una conferenza stampa, per la prossima settimana, per alcune rivelazioni scottanti.
Dopo qualche ora di protesta una delegazione dei dipendenti è stata ricevuta nella giornata di ieri dal Cda aziendale che ha chiesto ai sindacalisti la stesura di un verbale in cui si certificasse la destinazione di una parte delle somme ai lavoratori. Richiesta rispedita al mittente da parte delle Rsa che non hanno voluto firmare l’accordo, non assumendosi una responsabilità che ritengono in capo al management aziendale.
Il risultato della querelle: il versamento di una delle mensilità solo ai lavoratori di Sogas Service. Una mossa che non è andata giù ai rappresentanti sindacali che a quel punto hanno chiesto ed ottenuto un incontro al Presidente della Provincia Giuseppe Raffa, in qualità di rappresentante del socio di maggioranza di Sogas.
E’ da lì che parte un batti e ribatti, a colpi di Pec, tra gli uffici della Provincia e quelli della Sogas. Raffa chiede di destinare una parte delle somme ai dipendenti. La Sogas si rifiuta di toccare i fondi vincolati ed inseriti in un apposito fondo rischi, che non poteva essere utilizzato per il personale. Il risultato, dopo una lunga mediazione da parte degli agenti della Digos, è il pagamento di una mensilità anche al personale di Sogas Spa che va ad aggiungersi a quella pagata ieri ai dipendenti della gemella Sogas Service.
Un braccio di ferro che però lascia sul campo pesanti strascichi. In particolare nel rapporto, forse irrimediabilmente incrinato, tra i vertici di Sogas e l’amministrazione provinciale. Probabilmente la goccia che ha fatto traboccare il vaso, determinando le dimissioni del Presidente del Cda Sogas Carlo Alberto Porcino, annunciate oggi attraverso Strill.it.