“La notizia secondo la quale si intende bandire un nuovo concorso per trecento assunzioni nella sanità calabrese, scavalcando la normativa vigente, che stabilisce che per assumere nuovo personale a tempo indeterminato si deve necessariamente prima attingere alle graduatorie già esistenti, ci lascia sorpresi, e certo non ci vedrà silenti. Crediamo che le leggi debbano essere rispettate, e che le norme parlino chiaro”. Così la Cgil di Catanzaro e Lamezia sull’annuncio di un nuovo concorso di personale medico, dopo lo sblocco del turnover.
“Il maxiemendamento alla legge di stabilità per il quadriennio 2012-2015 – afferma Vincenzo Lacroce della segreteria provinciale Fp Cgil Catanzaro – obbliga le amministrazioni pubbliche di cui all’articolo 1 comma 2 del decreto legislativo 165/2001, a reclutare i dipendenti da assumere a tempo indeterminato in via principale, e prevalente, chiamando i vincitori inseriti all’interno delle graduatorie vigenti. L’obbligo di non effettuare i concorsi e scorrere le graduatorie scatta in particolare quando occorre assumere figure professionali previste dai bandi di concorsi ai quali si riferiscono le graduatorie medesime. Vogliamo ricordare che l’unica graduatoria è quella del 26 giugno 2009 pubblicata sul Burc, parte terza, numero 26 dell’azienda ospedaliera Pugliese Ciaccio di Catanzaro”. Tutti gli ospedali e le aziende sanitarie della Calabria sarebbero tenute, pertanto, a attingere a questa graduatoria che è l’unica vigente. Verrebbe anche risolto il problema degli infermieri della fondazione Campanella da poco licenziati.
“Dal punto di vista legislativo fa man forte anche una importante e recente sentenza della Corte di Giustizia Europea del 26 novembre 2014 che ha sanzionato lo Stato italiano per il reiterato ricorso ai contratti a tempo determinato”.
La Cgil per questo motivo chiede al dipartimento regionale Tutela della salute di attingere per le assunzioni previste alle graduatorie di personale già esistenti.
“Vista anche – aggiunge il sindacato – la carenza di personale che registriamo in tutta la Calabria, accumulata a partire dal blocco del turnover, questo personale verrebbe comunque immesso immediatamente in servizio. Si eviterebbero così i tempi lunghi che ogni concorso porta con sé, senza parlare dei costi alti che un nuovo concorso determina, con un risparmio, quindi, di tempo e di risorse economiche. Alla graduatoria inoltre di tutto questo personale si attinge già per ferie e sostituzioni. Quindi non si comprenderebbe neanche il perché non utilizzarla, visto che già è aperta”.
“Aggiungiamo – conclude la nota – che le graduatorie di cui parliamo, si riferiscono al concorso indetto nel 2009, a cui hanno partecipato operatori della sanità provenienti da tutta la Calabria, proprio perché l’unico ospedale a bandirlo fu quello di Catanzaro. Quindi si darebbe la priorità a lavoratori originari e rappresentativi di tutte le province della regione”.