di Domenico Grillone – Il Comune chiede il commissariamento della Sogas. E lo fa per bocca del suo delegato alle Società partecipate, il consigliere Francesco Gangemi, nel corso dell’assemblea straordinaria dei soci della società di gestione dell’aeroporto dello Stretto. Nessuna integrazione del piano industriale da presentare all’Enac, uno dei presupposti per riaprire eventualmente la discussione, ma la semplice presa d’atto di una decisione del Comune che lascia adesso il cerino acceso nelle mani di Giuseppe Raffa, presidente dell’ente Provincia che rappresenta il socio di maggioranza della Sogas. Assenti i rappresentanti della Regione e della Provincia di Messina. Sorpreso per la dichiarazione di Gangemi persino il consigliere della Sogas all’interno del consiglio d’amministrazione nominato dal Comune, Domenico Berti.
Insomma, adesso il passo verso un futuro sempre più incerto per l’aeroporto è quasi realtà. Qualcuno degli addetti ai lavori ha espresso seri dubbi sulla richiesta di commissariamento da parte del Comune, socio della società ma che rappresenta solo il 4 per cento dell’assetto economico della Sogas, ma il particolare a questo punto diventa ininfluente. Perché continuando a permanere una situazione di grande incertezza e confusione e con una data, quella fissata dall’Enac per l’inizio del commissariamento cioè tra quattro giorni, è quasi certo che la decisione dell’Enac sarà ratificata con i fatti concreti.
Stupore anche per la notizia, ufficiale perché data nel corso dell’assemblea, del ricorso al Tar della Sogas contro la decisione dell’Enac e con la data della prima udienza, sei aprile, già fissata dal giudice monocratico. Il ricorso, secondo quanto dichiarato all’indomani del comunicato dell’Enac, rappresentava solo una possibilità da valutare. Ed invece è stato ben presto redatto ed inviato. Insomma, i soci si muovono all’insaputa uno dell’altro e tutto questo si traduce in una guerra interna che ormai durerà solo per poco. Scuro in volto il presidente Raffa che non si aspettava una decisione simile da parte del Comune, per lui si è trattato di una autentica doccia fredda.
E’ Lucio Dattola, consigliere d’amministrazione Sogas in rappresentanza della Camera di Commercio, ad esprimere qualche considerazione a caldo, subito dopo l’assemblea. Ma si limita semplicemente ad esprimere solidarietà a Berti, in un certo senso sfiduciato dallo stesso ente che rappresenta. Restano in bilico, ed è questa al momento la situazione più grave, il destino dei 104 dipendenti della società che adesso hanno veramente di che preoccuparsi.