“C’è prima di tutto una cosa che mi è saltata subito agli occhi quando ho studiato l’inchiesta ed è il lavoro dei magistrati, delle forze di polizia, dei carabinieri ed ho alcuni dati: 450mila intercettazioni telefoniche riferite a 50 procedimenti, analizzate e passate al setaccio le elezioni dal 2001 al 2010: comunali, provinciali, regionali, politiche e europee. E’ stato istruito un provvedimento di 2mila pagine in una procura che dovrebbe avere una pianto organica di 26 sostituti procuratori e invece stanno per diventare 17. Un solo aggiunto sarà assegnato a questa inchiesta in una regione dove le forze dell’ordine sono praticamente all’osso. A loro chiediamo di resistere perché in queste condizioni è difficile lavorare. Resistete un altro anno e mezzo e poi al governo ci saremo noi”. Le prime parole di Luigi Di Maio, componente del direttorio del M5S e vicepresidente della Camera sono indirizzate a loro, alle forze sane che lottano contro la ‘ndrangheta e contro i poteri oscuri della massoneria. “Da Mamma Santissima – ha aggiunto di Maio – scopriamo che la ‘ndrangheta ha creato una scuola politica. Aveva una scuola di partito in cui investiva in politici perché aveva scoperto che rivolgersi ad uno già eletto era poco affidabile e allora ha iniziato a crearseli in house infiltrandoli in tutti i partiti tranne che nel M5S. Ad infiltrarli nelle istituzioni e gli facevano fare anche il cursus honorum, se eri affidabile passavi dal Comune, alla Regione, dalla Regione al parlamento e poi al parlamento europeo, non importa con quale partito, ma era la fedeltà alla scuola che ti ha istruito alle peggiori dinamiche e atteggiamenti politici che ci fanno incazzare da 30 anni e si potrebbero risolvere con quattro o cinque cose di buon senso”.
Di Maio parla molto anche del trasformismo politico che è diventato un escamotage per riuscire a fare meglio gli interessi della ‘ndrangheta. “”Insegnavano loro -ha detto – a fare i voltagabbana e non c’è una norma che limiti questa ‘abitudine’, basterebbe una norma come quella in Portogallo che dice una cosa semplice: se vieni eletto in un partito, se cambi torni a casa. e così vediamo se riescono a vendersi. Un’altra cosa che compare in questa inchiesta è l’immunità parlamentare. Voi avete due senatori per cui i magistrati hanno chiesto l’arresto: uno è Bilardi per rimborsopoli e un altro è Caridi, entrambi stanno in Senato. Io voglio chiedere al presidente del Consiglio da quale parte sta. Perché se stanno come noi dalla parte delle forze di polizia devono autorizzare l’arresto di Bilardi e Caridi e devono farlo prima dell’estate oppure non stanno con magistratura e polizia, hanno scelto l’altra parte e la stanno favorendo. Ci sono poi le municipalizzate. Abbiamo oltre 5mila società partecipate in tutto il Paese che solo per i consiglieri di amministrazione ci costano 9 miliardi di euro di stipendi. E tutti si chiedono come mai non vengono aboliti? Ce lo spiegano le carte di questa inchiesta. Sono dei serbatoi di clientele er alimentare il voto di scambio di cui si nutre questo sistema. Chi oggi si salva con l’immunità parlamentare, non abolirà mai l’immunità parlamentare, chi si nutre dei vitalizi non li abolirà mai”.