Manovra economica con rischio condono nei confronti di chi ha denaro provento di attività illecita. Il timore dei più critici verso l’ultima idea dell’esecutivo Renzi è proprio questo. Fermamente convinto che non siano possibili sconti ai delinquenti nella prossima legge di bilancio è il procuratore di Catanzaro Nicola Gratteri, ospite nella trasmissione “Otto e Mezzo” di La7, condotta da Lilli Gruber. “Il discorso sui contanti – spiega Gratteri – è molto delicato, seguiamo sempre i contanti nel traffico di droga, quindi se noi non conosciamo la provenienza di questi soldi
non se ne parla proprio di sconti per farli tornare in italia, e non dimentichiamoci che l’Italia è il quarto paese in Europa per riciclaggio. Non possiamo continuare a creare un’apposita norma per far riemergere il denaro che quasi certamente sarà di provenienza illecita. Un riciclante o un trafficante non può avere nessuno sconto o scusante, non esiste che paghi il 30% di tasse e possa poi godersi quei soldi”. Gratteri, dunque, è totalmente contrario alla riapertura dei termini della ‘voluntary disclosure’.
Sull’uso delle banconote da 500 euro, argomento introdotto dall’editorialista del Corriere della Sera, Beppe Severgnini, Gratteri è categorico: “Al mercato nero la banconota di 500 euro vale 5050 euro, per spostare un milione di euro pesa 1 kg e 200 grammi un milione di euro in banconote da 500 ? pesa 1,2 kg. In dollari pesa 5 volte tanto. Per questo la banconota da cinquecento è quella preferita dai trafficanti. In Colombia fanno lo sconto del 20% pagando in euro invece che in dollari. Noi abbiamo chiesto più volte di eliminarla a Bruxelles, ma ci hanno sempre guardato come dei marziani”.
“La ‘ndrangheta è presente al nord da almeno 40 anni, prima era molto diffusa la mafia, ma grazie allo spaccio di cocaina ha preso piede la ‘ndrangheta e Milano è la più grande piazza di consumo di cocaina d’Europa, perché il suo consumo non è più considerato riprovevole anche negli ambienti cosiddetti perbene o culturali. Mi dicono che è piuttosto frequente trovarla liberamente offerta alle feste private, dove in un vassoio c’è anche mezzo chilo di cocaina”. Per Gratteri “la criminalità organizzata è diventata classe dirigente. Paghiamo le lauree degli anni ’70. I figli dei mafiosi con la pistola sopra o sotto il tavolo, si sono laureati e oggi i suoi uomini sono incensurati e gestiscono la cosa pubblica in modo mafioso”.
Quanto alle estorsioni Gratteri ha dichiarato:”Chi gestisce i locali della mafia non paga. Questo in generale. I mafiosi pesano l’interlocutore e arrivano fino al punto in cui devono arrivare. Se accetti non si accontentano ma entrano nella gestione del locale. L’obiettivo è quello di rilevare le attività commerciale. Succede ovunque, anche a Milano. La verità è che se fossero adottate tutte le misure necessarie, nell’arco di 5 anni si potrebbero abbattere le mafie del 70%. Ma temo che in parlamento non ci siano le maggioranze necessarie”.