La cultura occidentale incontra e si fonde con quella africana in una performance esaltante e coinvolgente. Armonie d’Arte Festival, diretto da Chiara Giordano, conferma la sua programmazione ricercata, di livello e mai banale.
Al Parco della Biodiversità di Catanzaro, è andato in scena “Mbira” con la regia di Roberto Castello, che ha curato anche i testi e le coreografie. Una coinvolgente performance di confine tra danza, musica e parole sulle rotte africo-mediterranee, tra ritmi empatici e virtuosismi interattivi, per far conoscere un mondo fecondo e colorato, dai profondi valori.
Sul palco, oltre a Castello, che ha guidato i presenti in un viaggio entusiasmante, anche Marco Zanotti (percussioni, limba), Zam Moustapha Dembélé (kora, tamani, voce, balafon) e Ilenia Romano e Giselda Ranieri (danza e voce).
Impossibile non trascinare il pubblico che si è lasciato invadere dal ritmo, iniziando a ballare senza un dove, come e perché, tra musicisti, danzatori, voce recitante e strumenti musicali della tradizione africana.
Ieri sera, al Parco Archeologico Scolacium di Borgia, la prima assoluta di “Intelletto d’amore (e altre bugie)”: il particolarissimo e speciale spettacolo-concerto con la voce di Andrea Camilleri che ha regalato meravigliose suggestioni. Un lavoro inedito nato dalla collaborazione tra il musicista Michele Marco Rossi e il grande scrittore siciliano che, appena un mese prima della scomparsa, ha registrato personali riflessioni sull’amore, con la sua nota brillantezza, intelligenza e profondità, a partire dalla poetica dantesca. Una vera chicca, in quanto trattasi dell’ultima testimonianza artistica e vocale esistente di Camilleri. Un progetto, coprodotto da Accademia Filarmonica Romana, Associazione Barattelli, Associazione Appassionata Macerata, Fondazione Teatri Reggio Emilia, Fondazione Perugia Musica Classica, Unione Musicale Onlus, che si articola in 4 fasi (Amore-Sacro, Amore-Sesso, Amore-Potere, Amore-Colpa), ognuna legata ad un pezzo commissionato a compositori contemporanei della scena internazionale: Matteo Franceschini, Noriko Baba, Vittorio Montalti, Pasquale Corrado. Il resto del repertorio ha coinvolto altri autori: un Anonimo Medievale, Prokofiev, Sollima, De André, Marin Marais, Hildegard von Bingen, Paolo Aralla.
Michele Marco Rossi è riconosciuto come uno dei musicisti della nuova generazione di riferimento nella nuova musica ed è dedicatario dei lavori per violoncello solo di molti tra i più importanti compositori a livello internazionale: Fabio Vacchi, Ivan Fedele, Matteo Franceschini, Alessandro Solbiati, Lucia Ronchetti, Filippo Perocco, Vittorio Montalti, Noriko Baba tra gli altri.