Importante operazione antimafia condotta dalla Polizia che sta dando esecuzione ad un articolato provvedimento restrittivo emesso dal gip del Tribunale di Catanzaro su richiesta della Dda di Catanzaro coordinata dal procuratore distrettuale Nicola Gratteri contro i clan Forastefano e Abbruzzese: 17 le persone arrestate per associazione mafiosa, usura ed estorsione e riciclaggio.
In carcere
Pasquale Forastefano, 34 anni, detto “l’animale” reggente dell’omonima cosca di Cassano; Domenico Massa, 44, suo fidato “consigliori”, di San Lorenzo del Vallo; Luca Talarico, 36, imprenditore agricolo di Spezzano Albanese; Stefano Bevilacqua, 36, genero del superboss ergastolano di Cassano Franco Abbruzzese; Gianfranco Arcidiacono, 36, parente e uomo di fiducia di Forastefano; Alessandro Forastefano, 30, titolare di un’azienda di trasporti e fratello del reggente del clan; Agostino Pignataro, 40, di Spezzano Albanese, uomo di raccordo della cosca con le aziende del settentrione d’Italia interessate ai trasporti da e per la Calabria; Nicola Abbruzzese, 42, detto “semiasse”, personaggio di spicco dell’omonima consorteria di Cassano; Antonio Antolino, 41 e Leonardo Falbo, 46, entrambi cassanesi e dipendenti di un’agenzia interinale utilizzata per truffare l’Inps per conto della cosca confederata facendo figurare come impegnati in lavori nei campi ben 173 finti braccianti agricoli.
Agli arresti domiciliari
Alessandro Arcidiacono, 51 anni, di Cassano, consulente di una nota famiglia proprietaria di centinaia di ettari di piantagioni di pesche convinta a cedere la gestione dei fondi rustici a una ditta “testa di legno” dei Forastefano riconducibile a Luca Talarico; Vincenzo Pesce, 54, di Cassano, coinvolto nelle truffe all’Inps; Giuseppe Bisantis, avvocato, 53 anni, di Paestum, ideatore di una fittizia azione risarcitoria promossa dal clan contro un’agenzia interinale; Damiano Elia, imprenditore agricolo di Cassano, ritenuto concorrente esterno nell’associazione mafiosa; Francesca Intrieri, 29, di Castiglione Cosentino, segretaria dell’azienda di Talarico, coinvolta nella presunta truffa all’Inps; Saverio Lento, 62, di Altomonte, uomo della cosca Forastefano e Andrea Elia, 41, di Cassano.
Gli indagati a piede libero
Luca Laino, 37 anni, residente a Cassano Allo Ionio; Cosimo D’Ambra, 49 anni, residente a San Lorenzo del Vallo; Antonio Falabella, 55 anni, di Cassano Allo Ionio; Domenico Forastefano, 57 anni, di Cassano Allo Ionio; Roberto Forastefano, 22 anni, di Cassano Allo Ionio; Silvio Forastefano, 34 anni, di Cassano Allo Ionio; Francesco Orsino, 50 anni, residente a Corigliano-Rossano; Fabrizio Lento, 37 anni, residente ad Altomonte; Leonardo Abbruzzese, 36 anni, di Cassano Allo Ionio; Rosaria Vitola, 47 anni, residente a Cassano Allo Ionio; Enzo Gencarelli, 45 anni, residente a Corigliano-Rossano; Claudio Abritta, 54 anni, di Fagnano Castello; Paolo Partepilo, 41 anni, residente a Trebisacce.