Alla luce degli ultimi eventi accaduti si ritiene necessario e doveroso intervenire con determinazione rispetto la recente deliberazione n. 425 del 16 giugno u.s. , adottata dal Commissario Straordinario dell’Asp di Reggio Calabria di Reggio Calabria, che pone in serio pericolo le strutture residenziali psichiatriche esistenti nell’ambito della stessa azienda sanitaria.
Facendo seguito all’incontro tenutosi qualche settimana fa presso i locali della Direzione Generale dell’Asp di Reggio Calabria, le Centrali Cooperative (Legacoop, UNCI e Confcooperativa), l’istituto Case Famiglia Caritas, il Forum del Terzo Settore e le Associazioni dei familiari delle persone ricoverate all’interno delle comunità psichiatriche, il Movimento “Peppe Trapasso” chiedono al Commissario Straordinario dell’Asp di Reggio Calabria l’istituzione di un tavolo tecnico per discutere delle modalità di transizione dell’attuale modello di residenzialità psichiatrica verso un assetto organizzativo migliorativo, ai fini di fornire le risposte più adeguate ai fabbisogni dell’utenza, costruendo un percorso logico e congruente con le normative vigenti.
In particolare appare necessario, prima di fissare scadenze ed obiettivi , definire le linee guida di riferimento in ambito Regione Calabria in maniera funzionale ai bisogni dell’utenza, stabilendo un regime transitorio per pervenire, al più presto ma ragionevolmente, ad una riassetto funzionale delle strutture e laddove occorresse, alla ristrutturazione degli edifici utilizzati per le Comunità.
Già nell’incontro precedente con un funzionario delegato del Commissario, era stato argomentato come la recente delibera di riordino abbia creato presso le cooperative, i pazienti e le stesse famiglie una serie di allarmi e timori per le implicazioni negative che lo stesso atto, se non revocato, avrà sulla continuità assistenziale (dal momento che i pazienti potrebbero essere trasferiti, anche fuori regione) ed anche sull’assetto occupazionale dei circa 250 operatori impegnati nel settore.
Lo stesso Dott. Mesiti, in veste di delegato del Dott. Gioffrè, pur ribadendo la necessità (condivisa peraltro dalle scriventi) di riorganizzare il settore, aveva argomentato come la delibera fosse suscettibile di modifiche in positivo, dal momento che non era certo intenzione dell’amministrazione deportare gli ospiti e creare turbolenze sul versante occupazionale; anche in considerazione del fatto che è prioritario interesse delle cooperative procedere ad un razionale riassetto della residenzialità. Giova a tal fine evidenziare come, già nel mese di giugno 2012, le stesse unitariamente ( nonché con l’approvazione ed il sostegno da parte delle associazioni di familiari e di tutti i soggetti operanti nell’ambito del terzo settore) avevano prodotto un documento condiviso altresì con la Direzione del Dipartimento di Salute Mentale. Tale documento, che delinea un’efficace proposta riorganizzativa del settore delle strutture residenziali psichiatriche, fu trasmesso proprio dal DSM dell’ASP 5 alla Regione Calabria, per la definitiva approvazione.
La recente delibera adottata dall’ASP n. 425, invece, ha ignorato anche un atto di concertazione così importante, che invece andrebbe ripreso e valorizzato ai fini di consentire una riorganizzazione efficace che, alla luce di quanto successo e dell’allarme creatosi, appare davvero improcrastinabile.
Per tale motivo le organizzazioni scriventi, nell’invocare l’immediata revoca/modifica della delibera in questione, soprattutto nella parte che riguarda il blocco dei ricoveri, la tempistica per la messa a norma e il reimpiego dei fondi su altri capitoli di bilancio (che sostanzialmente finirebbero verso altre regioni) , chiedono un incontro urgente e l’attivazione di un tavolo tecnico per discutere dei nuovi contenuti da inserire in un nuovo atto programmatico per la disciplina dell’intero settore.
In mancanza di riscontro puntuale, stante la gravità della situazione, queste organizzazioni si vedranno costrette a proclamare lo stato di agitazione, ad attivare altresì le più opportune forme di tutela presso le autorità competenti per salvaguardare i diritti degli utenti, dei lavoratori, delle stesse scriventi organizzazioni.
Coordinamento Prov.le Cooperative Sociali “Salute Mentale”
LegacoopSociali
UNCI
Confcooperative
Forum del Terzo Settore
MO.VI. Calabria
Associazione Pandora
Associazione Insieme per la disabilità
ArciDiocesi Bova–Reggio Cal. – Comunità di Acc. Onlus “Casa Corigliano”